Indizio n.191 Bibbia CEI 2008: “Ancora deviazioni nella traduzione. Questa volta dal 1974. Serve una revisione del testo Biblico! Salmo 73,27” di INVESTIGATORE BIBLICO

Ci troviamo nuovamente di fronte ad un errore clamoroso sia della CEI 2008 che della CEI 74, all’interno del Salmo 73,27.

Andiamo subito ad analizzarlo.

CEI 74: “Ecco perirà chi da te si allontana, tu distruggi chiunque ti è infedele(Sal 73,27) 

CEI 2008: “Ecco, si perderà chi da te si allontana; tu distruggi chiunque ti è infedele(Sal 73,27) 

Vulgata: “Quia ecce qui elongant se a te peribunt ; perdidisti omnes qui fornicantur abs te” (Sal 73,27) 

Ricciotti: “Perchè ecco, quei che si allontanan da te periranno, in perdizione tu mandi quanti fan divorzio da te(Sal 73,27) 

Martini: “Imperocché ecco che coloro, che da te si allontanano, periranno: tu manderai in perdizione tutti coloro, che a te rompon la fede(Sal 73,27) 

* nella nota a questo versetto la Bibbia Martini si riporta quanto segue: 

Che a te rompon la fede. Violano le promesse a te fatte. Gli Ebrei nella circoncisione si facevano debitori a Dio dell’osservanza di tutta la legge. E lo stesso avviene de’ Cristiani nel santo Battesimo, nel quale una spirituale unione si contrae con Dio o con Cristo, onde i peccati de’ fedeli sono rassomigliati al trascorsi di una donna infedele, che viola le promesse fatte al suo Sposo” 

Per brevità inserisco solo il termine che utilizza la Bibbia LXX: “PORNEUOTA”, che deriva da “PORNEIA” (adulterio, prostituzione, fornicazione ecc…). 

Nel Testo Masoretico (testo ebraico) si utilizza il termine “ZONEH” da “ZENUNIM che significa “prostituzione”. 

Come avrete letto, mentre tutte le traduzioni utilizzano termini come “fornicazione, adulterio, divorzio”  (la Bibbia Martini non  utilizza quei termini  ma specifica il significato preciso comunque nella nota riportata sopra), la Cei 74 e 2008 banalizzano con il termine “infedele”.  

La CEI 74 inserisce comunque una nota del v. 27, scrivendo: 

alla lettera ‘adultero’, espressione che designa presso i profeti l’infedeltà a Dio”. 

La CEI 2008, invece, non mette neppure uno straccio di nota per spiegare la scelta del termine. 

Cambia poco, certo.

Ma il Salmista, nel testo originale, aveva deciso di utilizzare un termine forte per designare “l’infedeltà a Dio”, paragonandola alla prostituzione.

Per questo la scelta di CEI 74 e 2008 non è corretta. 

La Bibbia Martini spiega ampiamente la questione nella nota.

La Cei 74 ne fa un cenno, ma la 2008 sorvola. 

Questo è il modus operandi post conciliare, che ha portato al una deriva di traduzioni bibliche fuorvianti. 

Ancora una volta sostengo che ci vorrebbe una revisione del testo Biblico.

Si, ma cosa ne emergerebbe?

Non credo sia possibile resuscitare gli antichi traduttori, quindi, amici, recuperate i vecchi testi e metteteli in cassaforte.

Investigatore Biblico