Indizio n.160 Commentario Bibbia Queer: “La Trinità è una drag queen e Giovanni Battista è un orso peloso in senso gay: goliardate totali nel commentario del nuovo testo Biblico LGBT delle edizioni dehoniane” di INVESTIGATORE BIBLICO

Carissimi lettori,

dopo i titoloni usciti qualche settimana fa, per onorare lo pseudonimo che mi sono affibbiato, chi se non il sottoscritto si doveva sentire in dovere di indagare sull’ultimissima uscita del mese?

Ebbene, mi sono recato in una libreria, e ho acquistato la Bibbia Queer, il cui testo (spero, indagherò anche su questo) è quello di CEI 2008.

Ci interessa sapere che è un commentario.

E a me interessa, in questa sezione, occuparmi di una sana analisi dall’ottica dottrinale e testuale.

Segue qualche link a riguardo, verso cui ometto volontariamente qualsiasi commento:

Arriva in Italia la Bibbia Queer

Esce in Italia la Bibbia Queer

La Bibbia Queer

Bibba Queer – edizioni Dehoniane

Tornando alla fase dell’acquisto, ho dovuto attendere dei riordini, perché alla Feltrinelli erano già state vendute tutte le copie.

Vi dirò in apertura che la spinta all’acquisto è stata dettata soprattutto dalla casa editrice: la Cattolica EDB.

Per questo mi sono sentito in dovere di investigare, come mi sono sentito in dovere di analizzare allo stesso modo la CEI 2008 (sezione ‘Traduzioni Errate CEI 2008’ del mio Blog), di cui ho dedicato la parte centrale del mio sito.

Il contributo che voglio dare è nei confronti della verità della fede, che è fondata sulla Parola di Dio, tramandata e preservata nei Secoli. Come anche alla sua interpretazione, che non può essere frutto di mode o fantasie.

Andiamo, quindi, al punto.

Appare subito curiosa la prefazione.

Per chi volesse approfondire, il testo è questo: Bibbia Queer, Un commentario, a cura di Mona West e Robert E. Shore-Goss, Edizioni Dehoniane Bologna.

Nella prefazione (pag. XIV) possiamo leggere testualmente:

Un tale Dio trinitario difficilmente rimanda al modello della famiglia patriarcale, dove i rapporti sono gerarchici e binari, anzi li scardina. Dio viene narrato come un padre che però è anche madre, che ama un figlio tramite un ‘terzo incomodo’ (dovrebbe essere lo Spirito Santo il terzo incomodo n.d.r.) che tra l’altro è femminile in ebraico, neutro in greco e maschile in latino. Le raffigurazioni della Trinità la fanno apparire come una drag queen , ritratta con tre volti femminei ma barbuti (cfr. affresco di San Pietro in Perugia). Nell’accettare la Trinità accettiamo che la teologia non è un’arte simmetrica(bibbia queer, prefazione, pag. XIV).

Poco da dire su questa prima parte: pura blasfemia.

Tuttavia, voglio avere il più serio degli atteggiamenti.

La confutazione a questa introduzione, in cui Dio trinitario viene rappresentato con una sessualità ambigua, sta proprio all’interno del testo Biblico.

In Genesi 18,1-15 leggiamo l’episodio dell’apparizione della Santissima Trinità ad Abramo. Il testo dice che Abramo “alzò gli occhi e vide che tre UOMINI stavano in piedi presso di lui” (Gn 18,2).

Pertanto, visto che di Bibbia parliamo, il testo sacro raffigura Dio trinitario come 3 maschi. Alquanto chiaro.

La prefazione continua dicendo che le “raffigurazioni fanno apparire la Trinità come una “drag queen”, citando un affresco dell’Abbazia di San Pietro di Perugia. Storicamente parliamo di una “raffigurazione di scuola giottesca o arnolfiana, notoriamente eretica, tanto che fu vietata nel 1628 da Papa Urbano VIII al Concilio Tridentino” (cfr. Lo stregone di Assisi: Madonna a Tre Teste: incredibile affresco all’abbazia di San Pietro a Perugia!).  

Leggete, in antitesi, questo interessantissimo estratto sull’icona della Santissima Trinità di Rublev, a confutazione della precedente: L’ICONA DELLA TRINITÀ DI ANDREJ RUBLEV: IL MISTERO RIVELATO DELLA FEDE |I sentieri dell’icona (sentiericona.it)  

Bene, appurato che ci troviamo dinnanzi a eresie pure, continuiamo con altri commenti, nella fattispecie al prologo di San Giovanni, giusto per restare in tema natalizio:

Il Verbo incarnato è un coming out di Dio (…) In ognuna di queste affermazioni Cristo esce allo scoperto e i suoi non lo hanno accolto. Le persone queer comprendono facilmente questa resistenza al coming out: comprendono l’ostilità religiosa, l’opposizione fondamentalista, persino letale al coming out. La ‘destra religiosa’ del primo secolo era altrettanto reticente, antagonista di quella contemporanea (…)

Il primo testimone del coming out di Dio in Cristo è Giovanni Battista. Per la nostra comunità queer, Giovanni Battista è ‘un orso peloso vestito di pelle’ nel senso gay del termine(bibbia queer pagg. 681-682).

Dico la verità, faccio fatica a commentare seriamente e credo sia come cascare in uno scherzo ben architettato.

Queste affermazioni sono pura blasfemia, eresia e di quanto più folle io abbia mai letto a commento della Bibbia.

E penso sia davvero poco rispettoso nei confronti degli omosessuali che cercano, come tutti quanti i peccatori di ogni genere, di fare un onesto cammino spirituale, fatto di fatiche, fallimenti, cadute, rialzarsi, rimettersi in cammino e confidare nella Misericordia di Dio.

Certo, per chi è omosessuale ma vuole prendere la Bibbia come un giocattolo, questo testo è pane per i denti.

Quello che mi lascia sgomento è che una casa editrice Cattolica abbia accettato di pubblicare un testo biblico con un commentario del genere.

…Verbo incarnato è un coming out…, …Giovanni Battista orso peloso gay…, …Dio-drag queen…, eccetera.

Ci troviamo di fronte al folleggiare di qualche simpatico goliarda, cari lettori, farcito alla base di una dose spropositata di stupidità e ignoranza.

Continuerò a pubblicare altri estratti, perché è giusto che sia risaputo dove investono soldi certe case editrici; e aggiungo che sarebbe anche interessante risalire a chi investe attivamente o collabora con questi progetti, magari proprio all’interno del Clero.

Signori miei, vergogna!

Investigatore Biblico