Grazie ad un Confratello ‘informatore’, a cui sono molto grato, ho trovato l’ennesimo errore CEI 2008, che, per darne un connotato, riassumerei nel termine ‘annacquamento’.
Proprio come nei due indizi precedenti (n.182 e n.183), lo stile dei neotraduttori è scegliere un termine generico per evitare di entrare troppo nello specifico in merito al peccato. Quasi desse fastidio essere espliciti.
Andiamo a vedere subito l’errore di 2 Cor 12,21.
CEI 1974: “…e non si sono convertiti dalle impurità, dalla fornicazione e dalle dissolutezze che hanno commesso” (2 Cor 12,21)
Vulgata: “et non egerunt pœnitentiam super immunditia, et fornicatione, et impudicitia, quam gesserunt” (2 Cor 12,21)
Ricciotti: “e non si son pentiti dell’impurità e fornicazione e della dissolutezza in cui sono vissuti” (2 Cor 12,21)
Martini: “e non hanno fatta penitenza della impurità, e fornicazione, e impudicizia, che hanno commesso” (2 Cor 12,21)
CEI 2008: “…e non si sono convertiti dalle impurità, dalle immoralità e dalle dissolutezze che hanno commesso” (2 Cor 12,21)
Tutte le versioni precedenti utilizzano il termine fornicazione, che è specifico, mentre la CEI 2008 utilizza immoralità.
Nel testo greco, anche questa volta, il termine in esame è “PORNEIA”, che, come visto nei due precedenti articoli, ha come primo significato impudicizia. Certo, può anche significare ‘immoralità’, ma ci si domanda per quale motivo i traduttori precedenti, compreso San Girolamo, abbiano scelto fornicazione. Perché questo cambio di paradigma dallo specifico al generico e…annacquato?
San Paolo, di certo, intendeva fornicazione e non immoralità in generale.
Anche “rubare”, “mentire”, “uccidere”, “bestemmiare” sono atti immorali. Ma San Paolo, in questo specifico caso, con il termine “porneia” non intendeva ‘rubare’, ‘uccidere’, ‘bestemmiare’ o ‘mentire’, bensì ‘fornicare’.
Vogliamo revisionare questa versione della Bibbia, signore e signori?
Investigatore Biblico