Indizio n.182 Bibbia CEI 2008: “Mt 5,32: la nuova traduzione con sentori legalisti toglie il senso spirituale del testo” di INVESTIGATORE BIBLICO

Ecco l’ennesimo errore di traduzione targato Bibbia CEI 2008. Un cambio di termini insensato, giusto per giustificare l’innovazione.

Andiamo subito a vederlo:

CEI 1974: “chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato(Mt 5,32)

Vulgata: “quia omnis qui dimiserit uxorem suam, excepta fornicationis causa…(Mt, 5,32) 

Ricciotti: “Chiunque manda via la propria moglie, salvo il caso di fornicazione(Mt 5,32) 

Martini: “Ma io vi dico, che chiunque rimanda la sua moglie, eccetto per ragion di adulterio” (Mt 5,32) 

CEI 2008: “chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima(Mt 5,32) 

Anche se ad un primo colpo d’occhio può sembrare una piccola differenza rispetto alle traduzioni precedenti, invito a una riflessione più approfondita. 

Il termine nel testo greco è “PORNEIA”, che tradotto significa: impudicizia, immoralità, prostituzione, adulterio e concubinato.

Il vocabolario di greco biblico del Buzzetti cita proprio Matteo 5,32 in riferimento a PORNEIA.

Pertanto, sull’utilizzo del termine “concubinato” non vi sono dubbi; ma Cei 2008 cambia traiettoria un’ennesima volta.

Sebbene non sia di immediata intuizione, esiste una differenza tra unione illegittima (2008) e concubinato/adulterio/fornicazione (precedenti). 

Affermare “chi ripudia la propria moglie eccetto il caso di unione illegittima” ha il sentore legalista di un’ esame di diritto civile. 

Il concubinato e l’adulterio, infatti, non sono semplicemente da leggere in un ottica legale come “unioni illegittime”.

Sono peccati.

Per questo motivo il termine “concubinato” risulta più fedele al testo. Oltre ad essere un’unione non lecita, evidenzia lo stato di peccato di una determinata situazione: convivenza, unione civile, unione fuori dal matrimonio, eccetera.

Torno nuovamente a richiedere una seria revisione del testo Biblico! 

Investigatore Biblico